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Cantieri: come redige il POS un'impresa familiare

06/07/2015

La Federazione Nazionale UGL Sanità ha chiesto indicazioni al ministero del Lavoro circa l'interpretazione dell'art. 96 del Testo unico di Sicurezza nel caso in cui si trovino ad operare in un cantiere temporaneo e mobile un'impresa familiare: tale impresa deve redigere o meno il piano operativo di sicurezza riportando tutti i contenuti minimi previsti dall'allegato XV del d.lgs. n. 81/2008?
La Commissione Interpelli, con l'interpello n. 3/2015, ricorda che alle imprese familiari (di cui all'art. 230 bis del Codice Civile) si applica l'art. 21 del D.Lgs. n. 81/2008. Se le attività familiari operano all'interno di un cantiere temporaneo e mobile (art. 89, comma 1. lett. a), del d.lgs. 81/2008) esse devono redigere il Piano Operativo di Sicurezza, come previsto dall'art. 96 del TUS (Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti).
Ma la Commissione precisa: Il Piano deve riportare tutti i punti dell'allegato XV ad eccezione dei punti i cui obblighi non trovano applicazione nel caso delle imprese familiari, e "A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo" la Commissione afferma che " nei POS delle imprese familiari non potrà essere indicata la figura del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, i nominativi degli addetti al primo soccorso, ecc."